GLOSSARIO
AIB. Anti-Incendio Boschivo
COAU (Centro Operativo Aereo Unificato) con sede presso il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – Roma
SOUP (Sala Operativa Unificata Permanete)
COR (Centro Operativo Regionale)
LA CAMPAGNA AIB 2017
La campagna antincendio boschivo 2017 è partita il 15 giugno e si concluderà il 30 settembre.
Come previsto dalla legge quadro sugli incendi boschivi il Presidente del Consiglio dei Ministri ha fornito alle Regioni, alle Province Autonome e ai ministeri interessati delle “Raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia e ai rischi conseguenti”, per adottare tutte le iniziative necessarie a prevenire e fronteggiare il fenomeno. Nel documento sono richiamati i compiti, le responsabilità e le iniziative che i diversi enti e amministrazioni devono assumere per un’efficace azione e coordinamento delle forze in campo.
Le Raccomandazioni, quest’anno, assumono particolare valore anche per l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato in altre amministrazioni, per effetto della riforma del decreto legislativo 177 del 2016. Le Regioni sono quindi chiamate a organizzare i propri sistemi antincendio in modo nuovo e strategico, soprattutto in quei contesti in cui esisteva un collaudato e consolidato rapporto di collaborazione con il Corpo Forestale.
Il Dipartimento della Protezione Civile, che coordina sul territorio nazionale la flotta aerea antincendio dello Stato attraverso il COAU – Centro Operativo Aereo Unificato, ha diffuso alle Regioni e alle Provincie Autonome le procedure operative per la richiesta di concorso aereo, a supporto dei dispositivi regionali.
La flotta aerea impegnata nella campagna AIB 2017 è ulteriormente incrementata rispetto a quella dello scorso anno ed è composta da sedici Canadair CL415 – due dei quali cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto BufferIT – quattro elicotteri Erickson S64F (uno dei quali considerato riserva tecnica), e altri 16 elicotteri del Comparto Difesa e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nel periodo di massima attenzione, la flotta aerea sarà dislocata su 14 basi che coprono tutto il territorio nazionale: Cagliari, Catania, Ciampino (Rm), Napoli – Capodichino, Comiso (Rg), Genova, Grottaglie (Ta), Lamezia Terme (Cz), Olbia, Trapani, Rieti, Cecina e Viterbo.
Lo schieramento della flotta viene stabilito sulla base di una serie di elementi (previsioni meteorologiche, statistiche storiche, disponibilità di mezzi regionali, disponibilità di fonti idriche, e consistenza della flotta statale) e può essere rimodulato sulla base delle necessità del momento.
I mezzi della flotta aerea dello Stato sono coordinati dal COAU – Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile.
La tipologia di velivolo componente la flotta più conosciuto è il Canadair CL – 415, prodotto dall’azienda canadese Bombardier. Si tratta di un aereo anfibio concepito prevalentemente per la soppressione degli incendi boschivi grazie alla relativa estrema versatilità di impiego che consente di effettuare operazioni di tipo SAR (Search and Rescue) ed il trasporto di uomini e materiali.
In particolare, il velivolo è in grado di ammarare su qualsiasi bacino idrico di idonee dimensioni in quanto dotato di scafo interamente metallico e di due galleggianti equilibratori installati in prossimità delle estremità alari. Il riempimento dei serbatoi, della capacità complessiva di oltre 6000 litri, è effettuato in volo radente sull’acqua (scooping) con tempi relativamente rapidi (circa 12 secondi) su un corridoio di lunghezza pari a 410 m e battente idraulico minimo di 2 m.
Il Canadair CL – 415 è in grado di sganciare fino a 9 carichi d’acqua (eventualmente mescolata con agente schiumogeno stoccato in appositi serbatoi) con fonte idrica disponibile nel raggio di 10 km, permanendo in volo mediamente per circa 3 ore.
LA LOTTA ATTIVA E LA RICHIESTA DI INTERVENTO AEREO
In caso di incendio le prime a intervenire sono le squadre di terra coordinate dalle Regioni. Se il fuoco è troppo esteso e il lavoro delle squadre a terra non è sufficiente, chi dirige le operazioni di spegnimento può chiedere l’intervento dei mezzi aerei in dotazione alla Regione (soprattutto elicotteri). Se questi non sono a loro volta sufficienti la Regione – attraverso le SOUP e i COR richiede al Centro operativo aereo unificato (COAU) l’intervento della flotta dello Stato.
La richiesta di concorso aereo viene fatta secondo precise procedure definite dal Dipartimento. Ogni anno le Regioni e le Province Autonome devono inviare tutte le informazioni relative all’organizzazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva. Sulla base di queste indicazioni il Dipartimento definisce le procedure per la richiesta del concorso della flotta aerea, i criteri di assegnazione dei vettori e la condotta delle operazioni aeree da parte del COUA. Un capitolo viene dedicato agli interventi all’estero. I vasti incendi boschivi che si sono verificati negli anni passati soprattutto nei Paesi del bacino mediterraneo, hanno visto l’intervento della flotta antincendio dello Stato anche fuori dai confini nazionali, in accordo a meccanismi di reciproco supporto e di protezione civile sviluppati in ambito europeo o in virtù di aiuti o accordi bilaterali.
La flotta aerea di Stato è passata dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a seguito di accordo sancito con il D.P.R. n. 40 del 05/04/2013
Ciò in accordo a quanto definito all’art. 3-bis della Legge 131 del 7 agosto 2012 che assegna al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile compiti di coordinamento tecnico e di garanzia dell’efficacia operativa sul territorio per le attività di spegnimento degli incendi boschivi con la flotta aerea.
Sul “Il Messaggero” del 18 giugno si legge il grido di allarme del sindacato autonomo dei Vigili del fuoco CONAPO che fa notare che i Vigili del fuoco hanno ereditato i compiti del soppresso Corpo forestale dello stato senza però un correlato sufficiente numero di uomini.
Il Capo della Protezione civile informa come regioni quali la Sicilia, la Basilicata, il Molise, l’Abruzzo, le Marche e l’Umbria hanno dichiarato di non avere disponibile alcun mezzo aereo per intervenire, laddove ce ne fosse bisogno, sugli incendi boschivi particolarmente impegnativi. Capiamo quindi che la copertura aerea potrà essere solamente assicurata dalla Flotta Aerea dello Stato.
Visto l’incremento di ettari in più di bosco bruciati nel 2016 rispetto al 2015, il solo consiglio che ci sentiamo di dare come ROST 81 è quello di fare molta prevenzione con comportamenti consoni ai luoghi che si frequentano (evitare fiamme libere o di gettare qualsiasi tipo di innesco in aree soprattutto “secche”) ed in caso si avvisti un principio di incendio allertare immediatamente la macchina dei soccorsi attraverso i numeri di emergenza disponibili su tutto il territorio nazionale (115, 1515, 112 ecc..).
Fonte:
Vigili del Fuoco
Protezione civile
Il Messaggero
Foto:
www.vigilfuoco.it